Come Acquistare e/o Scegliere un Vino


L'Acquisto in Enoteca

Per un appassionato di vino non esiste nulla di più gratificante dell’acquisto di una o più bottiglie pregiate. L’enoteca è il negozio deputato all’acquisto, e la rassegna di vini che raccoglie in mostra sui suoi scaffali è capace di emozionare e di soddisfare le esigenze di curiosità e di conoscenza dei consumatori più motivati. Per chi ama comprare e assaggiare nuovi vini, nulla vale l’emozione dell’acquisto di una bottiglia di valore presso un negozio altamente specializzato. Un vero e proprio rito il cui esercizio rinsalda passione e competenza tecnica. Poche sensazioni per chi ama il vino equivalgono in piacere alla vista di tante bottiglie tutte perfettamente nuove, ordinate e lucide, tutte brillanti nello splendere della loro individuale etichetta, tutte portatrici di territori, di storie umane e di tradizioni operative diverse. 

Le enoteche offrono il grande vantaggio di una rappresentatività selettiva ma estesa di tipi di vini e di produttori differenti. Una disponibilità di annate e di prezzi differenziati riguardo a vini della stessa tipologia, l’opportunità di acquistare vini diversi in numero di una bottiglia per tipo. Più ancora, l’enoteca offre la conoscenza e l’esperienza dell’operatore che può consigliare, guidare, soddisfare un cliente suggerendo le migliori interpretazioni d’ogni differente vino. L’enoteca e l’enotecaro rappresentano senz’altro uno dei punti di riferimento più importanti per l’appassionato, la persona e il luogo in cui vivere, praticare e sentir crescere la propria passione per il vino. Non si abbia paura di rivelare all’enotecaro la propria passione e il desiderio di nutrirla tramite successivi acquisti. Gli enotecari sono anzitutto grandi appassionati di vino, dei buoni competenti, sempre disposti e disponibili a donar la loro scienza all’acquirente. Ci si affidi a essi, sempre sottoponendo a verifica tecnica il merito dei vini consigliati, sempre disposti ad ampliare il novero delle esperienze degustative vissute, sempre disponibili ad assaggiare vini nuovi di non ancora valutate varietà produttive. Diverse le enoteche che organizzano assaggi tematici, incontri con i produttori, corsi di degustazione: attività culturali-ricreative di alto contenuto tecnico che confermano l’enoteca come luogo pulsante e socializzante ove praticare la passione per il vino. Le moderne e più grandi enoteche praticano poi anche la mescita dei vini in bicchiere, circostanza che amplia sostanzialmente il numero di vini assaggiabili prima dell’acquisto in scorta. Anche i wine-bar consentono l’assaggio di molti vini, esperienze ancora una volta utili per ottimizzare la natura dei propri acquisti.
Cominciando da zero il proprio rapporto con il vino sarà utile cominciare ad acquistare e assaggiare i vini in enoteca muovendo da regione a regione: sistema con cui i vini sono raggruppati e posti in mostra. Fondamentale procedere all’acquisto di più bottiglie dello stesso vino solo dopo averlo precedentemente assaggiato, magari in comparazione con altri vini dello stesso tipo e della stessa annata realizzati da altri produttori. Prima ad esempio di acquistare 6 bottiglie uguali di un dato Chianti di una data annata, utile effettuare una degustazione comparata di 4 diversi Chianti per selezionare quello migliore. Si tenga nota degli assaggi effettuati, e si riservi l’acquisto da stoccaggio solo ai vini avvertiti e valutati più piacevoli e/o migliori in rapporto al prezzo. Quanto al quantitativo da acquistare, esso oltre che dalla disponibilità economica dipende dalla preferenza personale accordata a quel dato vino, a quel dato tipo di uve o di zona produttiva, alla composizione residuale della cantina. Il quantitativo minimo per lo stoccaggio è di 6 bottiglie, ottimale la cassa da 12, che consente di valutare il vino anche nella sua tenuta nel tempo. Chiedere sempre la disponibilità all’enotecaro di bottiglie del vino prescelto stoccate nel suo magazzino o nella sua cantina: quelle non esposte sullo scaffale assicurano l’acquisto di un vino massimamente integro.


L’acquisto dal produttore

Il produttore di vino è il vino da questi prodotto. Il produttore di vino è l’anima, lo spirito del vino che produce. In tutti i campi produttivi esiste l’immedesimazione fra operatore e prodotto: non nel vino, qui l’uomo è il prodotto, è la sua sostanziale e intima qualità. Nei paragrafi precedenti abbiamo enunciato e descritto i fattori viticoli ed enologici della qualità del vino, ebbene tutti questi fattori sono disposti, determinati, regolati e infine massimizzati dall’opera dell’uomo. Il produttore è il vero fattore centrale della qualità del vino: il cru è l’uomo. Le migliori disponibilità viticole ed enologiche non valgono alcun grande vino laddove mal impostate e inefficacemente gestite dall’uomo. Si parli con un uomo del vino che vale: neanche un minuto e pronunzierà la parola qualità. E di questa unicamente con il cuore parlerà; questa narrerà, a questa di tendere vivendo ed operando mostrerà. Nessuno meglio del produttore è capace di illustrare la genesi, di descrivere lo sviluppo, di trasmettere pregi e virtù d’un territorio, d’un frutto, d’un vino. Rapisce l’attenzione, comunica umile e profondo, genuino e vero, il produttore, quando illustra il proprio vino. Così motivando profondamente all’acquisto. Nessun altra circostanza determina quindi una compenetrazione e una conoscenza profonda fra consumatore e prodotto che l’acquisto diretto dal produttore. Un vino acquistato dal produttore è un vino umanamente, paesagisticamente e tridimensionalmente vissuto, capace ad ogni contatto sensoriale di donare oltre al proprio intrinseco pregio, il plus emozionale evocato dal ricordo dell’esperienza diretta del suo acquisto (vedi a proposito il capitolo dedicato all’enoturismo). Oltre a ciò, comprando il vino dal produttore si è certi d’acquistarlo nelle migliori, più integre e genuine condizioni possibili, nonché solitamente a prezzi contenuti (è consigliabile richiedere preventivamente via telefono la possibilità di acquistare vini direttamente dal produttore).


La scelta al ristorante

I ristoratori assieme agli enotecari sono i titolari delle migliori cantine d’Italia. Selezioni fra le più rappresentative, aggiornate, pregiate, raccolte in Carte dei Vini talvolta davvero sontuosamente omnicomprensive (vedi a proposito il capitolo dedicato alle mecche del vino italiano). Molti vini italiani sono divenuti celebri, conosciuti e apprezzati presso il grande pubblico grazie alla passione e alla lungimiranza dei ristoratori, che sempre grande importanza e rilievo hanno riservato alla qualità della produzione vitoenologica italiana. I migliori elaboratori di sapori e di pietanze sanno bene quanto un vino d’alto pregio concorre a rendere memorabile qualsiasi esperienza gastronomica, consapevolezza alla base della loro qualitativa e attiva selezione.
Nel caso in cui sia disponibile, è sempre utile al ristorante visionare la carta dei vini, quindi procedere alla scelta secondo personali criteri di preferenza, oppure consigliati e/o assistiti dal ristoratore e/o dall’eventuale sommelier. I vini sono solitamente raggruppati per regioni, per tipologia (bianco, rosato, rosso, dolce, spumante), per vitigno compositivo e/o per caratteristiche sensoriali (vini divisi per consistenza e per sviluppo in legno).
Come sempre due le opzioni possibili per la scelta: si può ordinare il cibo da abbinare al vino che si intende gustare; si può scegliere il vino da abbinare al cibo che si intende gustare. Che sia il vino o la pietanza la discriminante della scelta, ciò che conta è armonizzare il binomio cibo/vino secondo le regole di base esposte nel capitolo dedicato.
Si può abbinare un vino diverso su ogni portata, opzione economicamente costosa ma praticabile in ristoranti ove è possibile acquistare il vino al bicchiere (positiva usanza vieppiù diffusa). Molti ristoratori presentano in alternativa menù degustazione che prevedono per ogni portata l’abbinamento con un vino diverso: laddove rappresentativi delle produzioni enogastronomiche locali o regionali, senz’altro una possibilità positiva.
Oppure si può scegliere un solo vino con cui abbinare le diverse portate. Un vino da tutto pasto che deve avere caratteristiche organolettiche tali da armonizzarsi con le successive pietanze. In tale ottica assai prestanti gli spumanti, i bianchi e i rossi morbidi ma di buona consistenza, i rosati fragranti e avvolgenti.